NAVIGANDO
NEL MARE DELLA VITA
Questi Scritti autobiografici rispondono alla domanda: chi sono e chi sono stata? E,
attraverso i ricordi, madre Maria Marletta scopre che la sua vita è fondata su un Tu, il
Tu di Dio, che l’ha chiamata ad una missione precisa e guidata sulla strada della santità.
Scopo di questi Scritti autobiografici non è il compiacimento narcisistico, ma la scoperta
e il racconto della verità della propria vita a partire da un centro, che è il progetto di
Dio. Questi ricordi consentono a madre Maria Marletta di «rivivere un passato che non
era più che la storia di un altro»: il vero centro del suo ricordare infatti è Dio, è Gesù
Cristo e quanto hanno rappresentato e significato nella sua vita di adolescente, prima,
e di donna, dopo. La Madre racconta la sua vita alla luce della presenza del Signore
che l’ha attirata a sé con un rapporto speciale e per una missione precisa da compiere.
Il riandare al passato fa emergere dei punti forza che la Marletta riscopre o ovviamente
continua a vivere: non si tratta infatti di un “diario” ma di «Ispirazioni… Ricordi
cari… Pensieri trovati nella Sacra Scrittura. Quello che mi capita in cui vedo un atto di
amore di Dio per me»: le locuzioni interiori che di tanto in tanto la Madre cita negli
Scritti autobiografici sono certamente delle ispirazioni divine che ella, nella sua semplicità,
non poteva inventare; sono segno che Dio la guidava.
Gli Scritti autobiografici di madre Maria Marletta si inseriscono nel filone dei «fioretti»
ossia della testimonianza di un cristianesimo non dotto, ma semplice, non proclamato,
ma vissuto: ovunque nei suoi pensieri è presente quell’alone di freschezza e d’incanto
proprio dei fioretti.
Le Suore Serve della Divina Provvidenza vogliono conoscere e riscoprire la loro identità
tra la molteplicità dei carismi: questi scritti della Fondatrice potranno essere di valido
aiuto a tale scopo. Sentono il bisogno e il dovere di “andare avanti” e, attraverso
questa pubblicazione, hanno scelto di “andare alle radici” per scoprire il carisma nella
sua genuinità e l’anima che ne rende possibile l’incarnazione nell’oggi.
Questo scritto rivela e racconta i punti forza su cui si è poggiata madre Maria Marletta
e ora li offre alla meditazione dei lettori per aiutarli a realizzare una vita significativa e
destinata alla riuscita.
RADICI DA RISCOPRIRE
Il libro “Radici da Riscoprire. Il carisma di una donna semplice” raccoglie il più possibile
la preziosa eredità della Fondatrice Maria Marletta, percorrendo tutti i rivoli possibili
e rastrellando ovunque e con la massima cura le testimonianze che concorrono a
tratteggiarne l’opera e la personalità.
Le Suore Serve della Divina Provvidenza ritengono, infatti, loro compito attivare la
memoria carismatica per potersene ri-innamorare, per poterla meglio ri-vivere e,
anche, per poterla ri-presentare. E lo fanno attraverso la testimonianza privilegiata dei
ricordi di due suore che sono state fin dall’inizio con la madre Marletta, condividendone
la vita e il pensiero e i sentimenti della Madre e della prima esperienza della
nascente Congregazione.
RIFLETTENDO SUL CARISMA
Riflettendo sul carisma conclude il trittico dei volumi volti a mettere in luce gli scritti che
consentono di conoscere meglio la spiritualità di madre Maria Marletta e il suo carisma,
apparentemente semplice e alla buona, ma estremamente attuale e utile per la
chiesa di oggi.
Le Suore Serve della Divina Provvidenza, eredi e depositarie di questo dono di grazia,
con tale trittico cercano di riappropriarsi del carisma originario, avendo tra le mani
degli strumenti che consentono loro di rimeditarlo e, al contempo, renderlo accessibile
alla chiesa e a quanti collaborano con esse. Il volume innanzitutto completa la pubblicazione
del pensiero della Fondatrice, attraverso la memoria di due suore che le
sono state vicine, messa per iscritto già molti anni addietro: la madre Colomba
Bruschetti e sr. Agnese Russo. La prima le è succeduta nel ruolo di Superiora generale
mentre era vivente la Marletta; la seconda le è stata vicina nel ruolo di Segretaria
generale della Congregazione. Oltre alla testimonianza di mons. Carmelo Scalia –
particolarmente significativa per la conoscenza dei sentimenti della Fondatrice e dello
spirito della Congregazione – la pubblicazione contiene un commento a più voci al
carisma.
UNA SCOMMESSA
DELLA PROVVIDENZA.
MARIA MARLETTA
NELLA CHIESA DI CATANIA
Alle origini del libro di Gaetano Zito “Una scommessa della Provvidenza. Maria
Marletta nella Chiesa di Catania” sta la precisa volontà delle Serve della Divina
Provvidenza di dotarsi della storia della loro Fondatrice, Maria Marletta (1889-1966).
Per la prima volta la vicenda personale di questa donna, l’impianto e lo sviluppo dell’opera
da lei caparbiamente voluta, vengono ricostruite contemperando finalità divulgativa
e regole della ricerca storica.
L’opera inizia nel 1921 a Catania come Casa famiglia. Il suo scopo è la cura delle
ragazze a rischio: offrire loro una casa e una famiglia alternativa, formarle ai valori cristiani
e dotarle di un autosufficiente e dignitoso futuro. Opera del tutto innovativa,
rispetto ad altre modalità di assistenza femminile presenti e operanti in città.
In un tempo in cui comune era la condizione di ragazze e giovani donne “serve di famiglie”
benestanti, la Marletta coinvolge alcune amiche nel suo progetto: “farsi serve” di
famiglie indigenti, per accudirne le figlie, senza nulla chiedere in cambio, fidandosi
esclusivamente della Divina Provvidenza.
L’opera si innesta nell’eroica testimonianza di carità del beato Dusmet e nella spinta
all’impegno sociale promossa dal successore Francica Nava: emblematici arcivescovi
di Catania. Si colloca, inoltre, nell’ambito di una vivace pastorale femminile e sulla
scia di alcune figure esemplari della Catania di fine Ottocento e inizio Novecento.
Da semplice gruppo di donne dedite al bene delle ragazze, dagli anni Trenta viene
man mano orientato a divenire congregazione religiosa: di diritto diocesano nel 1957
e di diritto pontificio nel 1982.