Con il sostegno e la carità di tanti che apprezzavano l’opera, la casa famiglia accoglieva
e sosteneva adolescenti e giovani abbandonate a loro stesse, prive del calore
di una famiglia. A loro madre Maria Marletta offrì il calore di una casa e se stessa come
guida materna. Non poche furono le giovani che attraverso questa prima casa famiglia
trovarono una sana alternativa alla propria famiglia e una opportunità di crescita
e di riscatto.
Madre Maria Marletta preparava un progetto educativo personalizzato per ognuna,
puntando a un’adeguata professionalità, al reinserimento nella famiglia d’origine e nel
tessuto sociale. Punto fermo del suo progetto educativo fu la formazione culturale e
professionale della giovane, sostenuta da una sana educazione umana e cristiana.
Attraverso laboratori di vario genere educava all’impegno lavorativo che permetteva
loro di autosostenersi, riacquistando fiducia e dignità.
Le giovani lasciavano la casa famiglia quando erano in grado di formarsene una propria.